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A tutti i cittadini del mondo!

A tutti i cittadini del mondo!

10.09.2019, 16:48
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Il mondo moderno è la prova che l’Homo sapiens si sta trasformando in Homo consumers. L’ottica del consumismo ha catturato definitivamente la coscienza umana. Io stesso ho fatto il massimo sforzo per soffocare dentro di me il desiderio di provare euforia e un piacere incredibile per il possesso e l’utilizzo di tutte le benedizioni materiali della civiltà industriale.

E voi? Verso quali vette di desiderio tende la generazione attuale? Quali pensieri quotidiani dominano la vostra ragione? Vestirsi con capi delle marche internazionali e cercare di mettere in bella mostra i nomi di stilisti famosi? Scorrazzare per le vie delle città su una «Bentley», una «Ferrari» o un «Lamborghini», possedere ville lussuose in posti chic del Mediterraneo e della Florida? Dimostrare pubblicamente di conoscere «Miss Asia», «Miss Europa» o «Miss America», e suscitare invidia negli astanti? O sognare di coprirvi di gioielli e di orologi di marche esclusive? Essere imbevuti di avidità, sete di potere e notorietà, elettrizzarsi all’idea di tentare di occupare una posizione di vertice in società? Dedicare tutti i vostri sforzi a raggiungere una superiorità personale, l’appartenenza all’«élite», applicare e seguire quotidianamente le regole delle classi privilegiate, creare un mondo in cui domini la sinfonia della sciccheria?

La salute del pianeta sembra non riguardarvi e correte a partecipare a programmi di intrattenimento, nei ristoranti, alle sfilate di moda e alle altre fiere della vanità, vi viziate con sfarzo principesco, disdegnate la semplicità e la discrezione, tra voi provate disgusto per i poveri, i timidi, le persone di scarso successo, gli inermi, i minorati. Il mondo degli uomini oggi è educato al piacere del consumo. Si preoccupa costantemente dello sviluppo del benessere materiale, dimenticandosi del miglioramento morale e intellettuale. E proprio il vuoto morale e intellettuale portano l’umanità alla morte.

L’uomo è un essere complesso, ancora non del tutto decifrato, ma facilmente influenzabile. Si può affermare che non c’è una forza più potente e capace di mitigare la passione per il consumo della violenza. Nella sua bramosia, l’uomo è un mostro di moralità: solo l’accrescimento del benessere e non l’arricchimento spirituale della coscienza gli dà un’infinita soddisfazione. Per amor di giustizia va detto che tutti gli esseri viventi, dai più semplici organismi monocellulari fino all’uomo, hanno avuto origine dal consumo. Se all’inizio questo sentimento non si fosse sviluppato in essi, non avrebbero avuto un futuro. È noto che tutti gli istinti animali si formano dalla base predominante della piramide: l’istinto di sopravvivenza di qualunque organismo necessita assolutamente dei beni di consumo. Tuttavia una vita non armonica, senza uno stretto legame con la natura, è pericolosa e priva di senso. Evidentemente un intelletto debole non permette di valutare tutta la dannosità del nostro comportamento quotidiano, non rispettiamo e ignoriamo le leggi di natura e ci avviciniamo al collasso planetario.

Lo sviluppo industriale della produzione dei beni di consumo ha alterato e ipertrofizzato nell’uomo la comprensione delle norme necessarie. Nell’euforia dei suoi diletti ha dimenticato o non ha voluto capire che il pianeta Terra e tutto l’Universo sono costituiti dalle stesse particelle e dai medesimi elementi dell’uomo stesso e sono ugualmente dipendenti l’uno dall’altro. In parole povere, se in un frammento dell’Universo – diciamo sul pianeta Terra – l’armonia dell’omeostasi autoportante delle particelle elementari viene distrutta, allora qualcosa aumenta e qualcosa diminuisce. Di conseguenza si viola l’equilibrio autopoietico e si verifica la crisi. La crisi della biosfera, dell’atmosfera, dell’idrosfera, della geosfera e poi la totale disfatta di tutti gli esseri viventi. Proprio questa catastrofe è quello che attende l’umanità: nelle sue basi fondamentali si trovano l’assenza di conoscenza e la tendenza prevalente nel moderno Homo consumers al consumo smodato. Se la civiltà moderna crea per l’umanità un codice di valori che la portano alle vette della gloria, alla ricchezza, alla fama nazionale e mondiale, i modelli pratici per raggiungere questi vertici ambiziosi molto spesso portano alla distruzione della sincera contemplazione sensoriale e conducono alla degradazione della personalità, alla sterilità spirituale, alla primitivizzazione dei piaceri (al rafforzamento dell’influenza della cultura pop: il culto degli spettacoli primitivi, dell’esibizione di abbigliamento alla moda, delle stesse facce artificiali, delle ville lussuose, delle automobili), il che porta a un’esistenza consumistica patologica, dal significato effimero.

Riflettete: nel 1995 la nostra civiltà industriale ha scaricato nell’atmosfera 38 mld di T di СО2 equivalente. Nel 2005 erano già 47 mld di T (vale a dire il 23% in più rispetto a 10 anni prima). Nel 2016 l’emissione di gas serra ammontava già a 53,4 mld di T (i 40% in più rispetto al 1995). Secondo le previsioni nel 2030 le emissioni di gas serra (che sono il risultato del nostro consumo incondizionato e assurdo) saranno di 64,4 mld di T. Più avanti sarà ancora peggio: l’atmosfera riceverà 80,1 mld di T all’anno. Entro il 2070 ci saranno più di 100 mld di T di gas serra. Senza una riduzione del volume di gas serra emessi nell’atmosfera, non potremo evitare un peggioramento critico del clima del pianeta e conseguenze terribili. L’insaziabilità umana produce malattie incurabili della società che si trasmettono da una generazione all’altra e privano i nostri figli e nipoti del futuro.

Nel 1995 la popolazione della Terra era di 5,6 mld di persone. Nel 2005 di 6,3 mld, nel 2015 di 7,3 mld, secondo le stime nel 2030 il numero degli abitanti del pianeta raggiungerà gli 8,5 mld, entro il 2050 i 9,7 mld, mentre entro il 2070 gli 11,4 mld di persone. Come abbiamo già ricordato, la spesa complessiva dei Paesi del mondo per la difesa dell’ambiente, della quale tanto si parla ai più alti livelli internazionali, in proporzione per 1 m2 ammonta in tutto a 0,0001 centesimi all’anno (o 0,00000027 di dollari USA). Queste cifre di fatto non hanno alcuna influenza sulla risoluzione dei problemi attuali.

È necessaria un’immediata rivoluzione ecologica della coscienza umana. Se la coscienza delle masse non si trasformerà, se da Homo consumers non ci trasformeremo in Eco sapiens, se l’uomo non rinnegherà l’arricchimento perverso, alla fine del XXI secolo l’umanità scomparirà e cadrà nell’oblio.

Come ci si può difendere dalla catastrofe ambientale ed evitare la morte del pianeta Terra? Possono riuscirci solo nuovi standard di consumo accettati unanimemente, applicati e rispettati solidariamente da tutti i popoli del modo, che saranno fondati sullo sviluppo di una reale «economia verde intellettuale».

L’arsenale ideale dell’uomo moderno, l’Eco sapiens, si deve basare sulle seguenti idee e indicazioni:

– creazione di un codice etico e ideologico dell’Eco sapiens. Deve diventare una norma giuridica e morale per tutti gli abitanti del pianeta: l’esistenza di ognuno si fonde con la vita di tutto l’ecosistema terrestre e a questo si armonizza. Un radicale ridimensionamento del proprio Ego è l’imperativo principale per la realizzazione di sé;

– inasprimento giuridico della norma per la quale il patrimonio complessivo individuale dei cittadini di tutte le nazioni del mondo non può superare il milione di euro. Le entrate restanti devono essere distribuite nei conti del Fondo Ambientale speciale presso le Nazioni Unite (riformato dall’ONU o di una nuova organizzazione internazionale). Questi fondi saranno gestiti da una commissione mondiale che li destinerà esclusivamente alle esigenze del Pianeta, vale a dire di tutti gli abitanti della Terra;

– ridimensionamento dell’imposizione a tutti i cittadini del mondo della «bella vita» nell’accezione moderna di questo termine: un esempio valido deve diventare la vita lontana dalla sciccheria e dal lusso. Tanto minore è il desiderio di arricchirsi di conoscenze e innalzare il proprio livello culturale, tanto più folle sarà la passione per il consumo materiale. È necessario limitare per legge il diritto al possesso di grandi quantità di vestiti, gioielli, automobili, case, appartamenti, opere d’arte, cristalli, ceramiche, mobili d’antiquariato e di tutto quello che può essere considerato un bene materiale, oppure aumentare la tassazione sulla proprietà di oggetti esclusivi. Condannare coloro che, con vari espedienti, proveranno a «vivere alla grande», in stile extralusso;

— limitazione per legge dal 2035 della costruzione di appartamenti e case con superficie abitabile superiore a 40 m2 a persona;

— rivedere l’illuminazione festiva delle città, dei teatri, dei parchi e delle case con l’utilizzo dell’eco-tecnologia. Lobbizzare i progetti реr l’installazione nelle basse orbite, a 50 km dalla superficie terrestre, di specchi per l’illuminazione notturna. Questa innovazione renderà possibile economizzare l’energia elettrica, ridimensionare l’utilizzo di idrocarburi e dovrà diventare una legge ambientale;

– riduzione del 95% (rispetto al volume totale mondiale) delle sfilate, dei programmi tv e dei concerti, degli spettacoli di intrattenimento con la partecipazione di artisti e presentatori famosi. Porre le condizioni per l’introduzione di un’accezione negativa e ironica degli appellativi “stella”, “immensi”, “VIP”, “icone di stile”.

Gli organizzatori dei programmi e degli spettacoli sono promotori dell’ottica consumistica. L’aspetto esteriore dei presentatori, la promozione di uno stile di vita glamour, la messa in mostra di marchi esclusivi suscita nello spettatore il desiderio di emulazione, di spendere i propri soldi per acquisti costosi e di tendere a conformarsi agli «standard di sciccheria» proposti.

Come alternativa ai programmi di intrattenimento è necessario aumentare il numero di trasmissioni dedicate alle questioni scientifiche, al perfezionamento biologico dell’uomo, alla possibilità di modifiche della sua essenza organica, a uno stile di vita sano secondo gli standard dell’Eco sapiens e dell’«economia verde». Conduttori di questi programmi, commentatori e partecipanti in qualità di esperti dovranno essere scienziati di chiara fama.

In tutti i paesi del mondo la televisione è orientata verso lo spettatore di massa e basa i propri contenuti sui desideri e sugli istinti più bassi dell’uomo, abbassando così l’asticella dello sviluppo intellettuale dell’intera società. La concezione del mondo e il lavoro delle persone con alto livello intellettivo non godono di particolare popolarità, sono poco conosciuti all’interno della comunità, mentre il generale livello intellettuale dell’umanità si abbassa costantemente. E perfino gli intellettuali potenziali della macchina mediatica si trasformano in consumatori folli. Non posso immaginare che Albert Einstein, Ernest Rutherford, Robert Koch, Richard Feynman, Niels Bohr, i Curie, Petr Kapica, Peter Higgs, Žores Alfërov o Grigorij Perel’man andrebbero per boutique, sceglierebbero vestiti e scarpe alla moda, comprerebbero champagne costoso e parteciperebbero a serate con le stelle dello spettacolo. Il loro guardaroba è sempre stato costituito da qualche camicia e un paio di completi, mentre tutti i pensieri erano incentrati sul benessere dell’uomo nel mondo e allo sviluppo del suo enorme potenziale. I rappresentanti della generazione attuale sono in grado di provare gioia e piacere solo per l’acquisto di un nuovo vestito, dei jeans, un gadget di ultimo modello o dalla visione della tanto attesa nuova stagione della loro serie tv «cult».

Il principale responsabile della crisi della civiltà che ha portato all’apparizione e allo sviluppo ipertrofico dell’Homo Consumers è la macchina mediatica mondiale, il cui lavoro insinua nella coscienza dei terrestri l’eccessivo desiderio di consumo. Il loro intelletto non riesce a entrare in contatto con il tema scientifico principale della propria evoluzione. Perché si realizzi la rivoluzione ecologica, perché la Terra rimanga la dimora dell’uomo, è necessario boicottare in maniera assoluta il dissennato sistema mondiale dei media.

• Interrompere la fornitura di servizi di qualità superiore in relazione allo stato sociale. Escludere l’utilizzo di termini come «business class», «classe commerciale», «common class», «1°, 2°, 3° classe», «élite», «alta società», «oligarca». Tutte le classi sociali devono essere ridistribuite in orizzontale indipendentemente dall’agiatezza finanziaria, dalla posizione occupata, dal livello di istruzione o dai titoli o lo status acquisiti.

• Riduzione del 95% (in relazione alla quantità totale mondiale) di tutti gli show e gli eventi: sfilate di moda, festival, «red carpet», mostre commerciali che presentano nuovi tessuti, automobili, oggetti di lusso, film, serie tv. Ridurre l’interesse del lettore di massa per le riviste illustrate di moda e acquisti, per le riviste che pubblicizzano uno stile di vita glamour e i piaceri sensuali (pubblicazioni come Playboy, Vogue, Elle, Cosmopolitan, Glamour, People, GQ ecc.), a livello statale.

• Riduzione della produzione di yacht personali, incrociatori, navi da crociera, aerei privati, automobili e automezzi alimentati con idrocarburi finché non sarà individuata una fonte di energia alternativa.

• Elaborazione di nuove tipologie di eco tessuti nel quadro di sviluppo del programma Eco sapiens, grazie al quale all’uomo basterà avere una modesta quantità di capi di abbigliamento estivi, invernali e di mezza stagione (a scelta tra vestiti, camicie e tipi di calzature).

• Introduzione di una limitazione nella quantità possibile di ristoranti e di una nuova concezione equilibrata e razionale del funzionamento dei punti comuni di ristoro e dei negozi di alimentari, che sono promotori attivi del consumo eccessivo. La nuova concezione dovrà essere definita nell’ambito delle riunioni delle filiali regionali del “club di Amburgo dell’Eco sapiens”. Il metodo principale di vendita delle merci, tra cui quelle alimentari, deve necessariamente essere costituito da specifiche piattaforme elettroniche per il ridimensionamento dell’illimitata quantità di offerta e indebolimento dell’influenza pubblicitaria delle campagne marketing sulla psicologia del consumatore di massa.

• Riduzione del consumo di acqua. Giornalmente per le esigenze personali dell’uomo si consumano in media 30 litri di acqua pulita (secondo le statistiche dell’OMS questa cifra raggiunge i 50 litri, ma per i calcoli ci siamo attenuti ai dati di media).

L’acqua viene utilizzata:

– per l’igiene personale (lavaggio, lavaggio dei denti, lavaggio delle mani, docce): 7,5 L,

– preparazione del cibo: 4 L,

– lavaggio delle stoviglie: 7 L,

– utilizzo della toilette, scarico del WC: 10 L,

– acqua potabile: 1,5 L.

Nel 2019 la popolazione del pianeta consta di 7,7 mld di persone, di cui 6,3 mld hanno accesso all’utilizzo delle risorse idriche:

– 6,3 mld di persone × 30 L = 189 mld di litri = 200 mld di litri di utilizzo quotidiano di acqua da parte dell’uomo;

– 189 mld di litri × 365 giorni = 68,985 tln di litri, circa 69 Km3 di utilizzo annuo di acqua da parte dell’uomo per esigenze personali.

Previsioni di utilizzo di acqua entro il 2050:

– 9,7 mld di persone × 30 L = 291 mld di litri di utilizzo quotidiano di acqua da parte della popolazione della Terra;

– 291 mld di litri × 365 giorni = 106,215 tln di litri o 106 Km3 di utilizzo annuo di acqua da parte della popolazione della Terra per esigenze personali.

Il lago di Costanza lo «beviamo» in 8 mesi (nel 2050 in 5 mesi), quello di Ginevra in 1,3 anni (10 mesi), il mar d’Azov in 4 anni (2,5 anni).

• Ritiro dal mercato entro il 2035 di tutta la stoviglieria di metallo, legno e plastica. È necessario sostituirla con prodotti realizzati con materiali commestibili. Per esempio cucchiai e forchette possono essere realizzate in riso, frumento o meliga; i cucchiaini da caffè in caramello o cioccolata; le tazze con frutta secca, i piatti in crusca di frumento, formaggio, mais o patate. Sono possibili anche altre opzioni, le tecnologie moderne permettono già di farlo ad alto livello, anche se non in quantità massicce. Alla fine del pasto le posate e le stoviglie vengono mangiate, in questo modo si riduce l’utilizzo di acqua preziosa e di miscele di detergenti necessari al lavaggio. Di conseguenza di riduce anche la lavorazione dei rifiuti.

Dopo aver ridotto il consumo di acqua per il lavaggio delle stoviglie e la preparazione dei cibi, economizzeremo il 36% dell’acqua utilizzata da tutta l’umanità in media al giorno, il che corrisponde a 0,07 tln di litri al giorno (0,07 Km3) e a 25,3 tln di litri all’anno (25,3 Km3). In questo modo riusciremo a salvare una volta e mezzo il lago Ontario (USA) o dieci volte il bellissimo lago di Van (Turchia) all’anno.

• È necessario ricordare che le risorse del pianeta non sono illimitate e in funzione del continuo aumento della popolazione si possono definire modeste, considerando la prospettiva di due-tre generazioni. A tale riguardo il giro d’affari delle industrie farmaceutiche illustra la condizione qualitativa del pianeta Terra. Se nel 2001 le compagnie farmaceutiche avevano guadagnato 400 mld di dollari, nel 2018 sono arrivate a 1,2 tln di dollari, un dato 3 volte superiore. Nel 2000 la spesa mondiale per la sanità ammontava in media a 472 dollari a persona, mentre nel 2016 a 1025. Secondo la relazione del CDC (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie USA) per il 2016 è stato mostrato che, in relazione all’innalzamento della temperatura del pianeta, si sta verificando una mutazione nell’areale delle malattie. Ad esempio il riscaldamento favorisce attivamente la migrazione degli agenti morbiferi della malattia di Lyme, del virus del Nilo Occidentale, della malaria verso altre regioni.

Dallo studio dei rifiuti dell’attività organica umana in essi si osserva un contenuto elevato di metalli diversi. In un chilogrammo di feci in media sono contenuti 0,0065 milligrammi di mercurio, 0,15 mg di tallio, 1,5 mg di cadmio, 8,8 mg di arsenico, 14,5 mg di piombo, 23 mg di nichel, 28 mg di argento, 40 mg di cromo, 49 mg di vanadio e 638 mg di rame. Si ha l’impressione che l’organismo umano si stia trasformando in un impianto di sintetizzazione. Questo si verifica in conseguenza del fatto che la civiltà del consumo scarica nell’atmosfera una quantità significativa di СO2 equivalente. Insieme alle piogge le sostanze chimiche finiscono nel terreno e, insieme agli alimenti, nell’organismo umano.

• Dedicare particolare attenzione all’industria pesante attuale e alle conseguenze del suo sviluppo. La conquista da parte dell’uomo dello spazio porta con sé rischi ambientali consistenti. Ad ogni lancio di razzi o navi spaziali nel gas atmosferico viene scaricata una grande quantità di molecole d’acqua che distruggono lo strato d’ozono della ionosfera a un’altezza di 50-100 Km. Ogni lancio distrugge circa 50.000 T di ozono, creando nello strato di ozono della Terra un buco dell’ampiezza di 50.000, 100.000 e 300.000 Km2. Se vengono effettuati cento lanci all’anno, la superficie relativa dei buchi aumenta di 100 volte. Conseguentemente all’attività antropogenica lo strato di ozono sta già diminuendo dell’8-9%. Ma 450 lanci di razzi pesanti tipo navicelle spaziali saranno sufficienti per distruggerlo completamente. Questo significa che la vita sulla Terra finirebbe. Inoltre nell’atmosfera dopo i lanci spaziali si verificano fenomeni magnetici, chimici, dinamici, elettromagnetici e termici. Più in negativo influenzano sullo stato dell’ozono i motori spaziali alimentati a combustibile pesante, nei loro getti è contenuta una grande quantità di acido clorico che è una sostanza altamente nociva per l’ozono. Gli ecologi americani devono prestare attenzione agli «Shuttle», i cui motori provocano i danni maggiori nell’atmosfera. Dal punto di vista ambientale per la realizzazione di grandi flussi di merci nel cosmo è conveniente utilizzare razzi di trasporto sulla base di motori spaziali fluidi. Tuttavia va notato che fino a questo momento un mezzo di salvaguardia dello strato di ozono dall’influenza dei razzi di trasporto, dall’emissione nell’atmosfera dei prodotti della combustione del carburante dei razzi che sia effettivo non è ancora stato inventato.

L’ONU deve regolamentare tutti i lanci degli oggetti spaziali, è necessario creare tecnologie di trasporto alternative che non utilizzino i razzi come mezzi di trasporto e consegna di carichi e passeggeri in orbita, è necessario rivedere gli standard ecologici, altrimenti il pianeta subirà un collasso atmosferico.

• Introduzione in sostituzione del trasporto ferroviario, automobilistico e aereo di dirigibili con capacità di carico di 3.000-5.000 T, che utilizzino elio-4. Sono sicuri ed ecologici.

• Introduzione del divieto di applicare sanzioni economiche globali (che blocchino completamente qualsiasi tipo di operazioni commerciali e finanziarie con intere nazioni). Applicare sanzioni settoriali e sanzioni economiche mirate, che limitino determinate operazioni con singoli individui e/o compagnie, per il consumo eccessivo di qualsiasi tipo di risorsa.

La ragione risiede nelle condizioni e nelle possibilità di sviluppo impari delle diverse nazioni corrispondenti ai principi dell’«economia verde»: limitazioni imposte del tenore di vita e l’inosservanza dei modelli razionali di utilizzo e produzione.

• Ri-trasformazione del «disumanizzato» Homo sapiens in umano e rieducazione ai nuovi standard di utilizzo dell’Eco sapiens.

• Conclusione entro il 2030 delle discussioni progettuali e inizio della costruzione della mega-arteria EuRICAA con la relativa infrastruttura «verde».

• Scioglimento entro il 2050 di tutte le unità militari e inizio del disarmo totale. Ingenuità? Sì! Ma se saremo migliaia, milioni… E se fossimo cento milioni, miliardi? Diventerà realtà. Un miliardo di Eco sapiens attivi possono tutto!

• Creazione entro il 2060 di centri continentali di governo e coordinamento: America del Nord, America del Sud, Africa, Europa e Asia. Entro il XXII secolo elaborare l’idea di un centro mondiale unico di direzione e coordinamento: in tal modo il pianeta Terra avrà la possibilità che su di esso la vita di esseri razionali possa continuare.

Ovviamente la mentalità dell’Homo consumers è entrata così tanto nella carne e nel sangue dell’Homo sapiens che non ho alcuna certezza del fatto che l’umanità in massa accetterà le mie indicazioni circa le nuove basi degli standard di civiltà e inizierà a metterle in pratica. Il potenziale intellettivo dell’umanità è vario, per questo ritengo che in futuro il problema della suddivisione del mondo in «stati», forse, sarà rivisto non in base all’etnia e alla nazionalità, come avviene ora, ma per mentalità e percezione del mondo. È ora per l’uomo di liberarsi dell’imposizione di un determinato assetto sociale. È necessario dargli la possibilità di scegliere in quale assetto sociale ha intenzione di vivere. Non si deve trattare necessariamente di organizzazioni statali ma, per esempio, di comunità diverse: società primitiva, antichità, feudalesimo, primo medioevo, comunità religiose, socialismo, capitalismo, unioni in base al livello intellettivo. Si può supporre che una determinata parte del mondo risponderà al mio appello di diventare seguaci della filosofia dell’Eco sapiens e potrebbero anche nascere in campo culturale altre idee filosofico-ideali, che attireranno le persone con i loro contenuti e queste cominceranno a prendere parte attiva alle discussioni e alle attuazioni. Ci si può aspettare che cyborg, androidi e altre creature dall’intelligenza artificiale (IA) già nel prossimo cinquantennio cominceranno a pensare alla realizzazione di una propria società. Non vorrei davvero che la mia filosofia fosse più vicina agli androidi e ai cyborg che all’attuale Homo sapiens. Forse entro il 2030-2035, quando il mondo saprà del nostro progetto per una rivoluzione ecologica e ideologica, si potrà condurre un referendum planetario. E se questo sarà sostenuto da una considerevole quantità di partecipanti che voteranno a favore di questo o dell’altro punto di vista, il nuovo assetto mondiale sarà organizzato non secondo divisioni nazionali, etniche o politiche, ma per concezione del mondo.

Alla base del progetto EuRICAA c’è l’idea di un’unione planetaria per la realizzazione della costruzione di una mega-arteria stradale che attraversi tutti i continenti. Senza un’idea internazionale comune, per ogni singola nazione sarà sempre più difficile svilupparsi su scala mondiale. Più di una volta ho annunciato che nel 2035-2040 molte unioni internazionali termineranno la loro esistenza politica e nazionale e alla base di questo processo distruttivo ci saranno le differenze linguistiche, religiose e culturali di queste unioni di popoli (la disintegrazione di tutti gli imperi antichi si è verificata entro le stesse congiunture: lingua, religione e cultura). Tutto porta a pensare che probabilmente in futuro l’esistenza di nazioni e stati con lingue separate diventerà impossibile, se questa sarà costituita da 1-50 mld di cittadini. Per esempio in UE si utilizzano 24 lingue ufficiali e si sostiene la diversità religiosa e culturale. Ma inevitabilmente col tempo si verificheranno dei processi a livello globale: di unificazione, di integrazione, di formazione di associazioni. Così vuole la logica dello sviluppo storico. Per questo, probabilmente, a livello linguistico queste tendenze si configureranno in questo modo: in Europa rimarranno massimo 3 lingue: germanico unificato (per gli abitanti di Germania, Austria, Danimarca, Olanda, Svezia e Norvegia), romanzo unificato (nella sua area rientrano Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Romania) e slavo unificato (per le popolazioni di Polonia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria, Serbia, Croazia, Bosnia, Macedonia settentrionale). Russia, Bielorussia e Ucraina assumeranno la lingua russa in qualità di unica lingua statale. La Svizzera e il Belgio sono già paesi plurilingue (tre lingue statali ufficiali riconosciute) e potranno scegliere come lingua di riferimento il romanzo o il germanico. I gruppi linguistici di nazioni come l’Armenia, la Georgia, la Finlandia, l’Ungheria, la Grecia e l’Iran, da una parte sono di dimensioni ridotte, ma dall’altra in esse ci sono stati con lingue antiche e non sarebbe corretto unirle a un’altra cultura. Queste nazioni potranno condurre un referendum per la scelta del gruppo linguistico al quale appartenere. Oppure rimanere con la propria lingua natia e assumere come seconda lingua l’inglese.

L’idea di un’unificazione delle lingue turche potrebbe sorgere in Turchia, Azerbaigian, Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan. È anche probabile l’unificazione della lingua thai per Laos, Vietnam, Cambogia, Tailandia, Malesia; dell’austronesiano per Indonesia, Filippine, Brunei, Timor Est, Oceania e Madagascar. Cinesi, russi, giapponesi, israeliani, coreani e arabi continueranno a utilizzare le proprie lingue natie.

Come lingua per la comunicazione internazionale raccomando di adottare l’inglese, che già oggi occupa de facto questo posto.

Oltre a questo, ho calcolato che, adottando principi matematici, alcuni popoli inconsciamente sono soggetti a uno squilibrio demografico. Se il gruppo etnico della nazione è costituito di 1-3 mln di persone, praticamente tutta la popolazione si presenta come un’unica famiglia costituita da cugini e nipoti.

Se ci rifacciamo alla formula matematica di parentela da me proposta, questa risulterà:

аk = а1 × qk-1,

dove:

ак è il numero dei consanguinei di una generazione k;

а1 è il numero dei consanguinei della prima generazione (а1 = 2, perché cominciamo con due figli per ogni famiglia);

q è il denominatore della progressione geometrica (q = 2, perché ogni 25-30 anni il numero dei consanguinei aumenta di 2 volte);

k è il numero delle generazioni (25-30 anni ognuna).

Sappiamo in quale generazione k tutta la popolazione (1 mln di persone) diventerà consanguinea, poi cominceranno a celebrare matrimoni tra loro, vale a dire:

ak = 1.000.000 di persone;

a1 = 2;

q = 2.

Calcolati i valori secondo la formula, avremo:

1.000.000 = 2 × 2k-1;

1.000.000 = 2k;

lg 1.000.000  = lg2k;

vale a dire che tra 20 generazioni, 1-3 mln di persone saranno diventate o diventeranno consanguinee, di conseguenza c’è l’urgenza di un’unificazione dei piccoli gruppi etnici in grandi formazioni e della confluenza di lingue e culture.

Il secondo volume di EuRICAA dimostra che la comunità umana deve compiere necessariamente un’inevitabile rivoluzione ideologica. In caso contrario, tutte le parole e le azioni in difesa del pianeta saranno suoni vuoti e dell’essere che glorificano come «coronamento della natura», rimarranno solo impronte sulle ammoniti.

Le costanti socio-culturali del consumismo si sono autoeliminate, sono diventate deleterie per l’umanità. Creiamo insieme una nuova civiltà ecologica e una civiltà dell’auto-perfezionamento biologico dell’Eco sapiens!

Sono convinto che nella prima metà del XXI secolo, se l’uomo manterrà e adotterà la concezione dell’Eco sapiens, davanti a lui si ergerà il problema dell’ampliamento della sua dimora nell’Universo. L’intelligenza artificiale non gli lascerà spazio sulla Terra. Nel discutere la questione della ricerca di una nuova dimora per l’umanità nello spazio è necessario tenere presente che le capacità fisiche dell’Homo sapiens moderno sono limitate. Oltre a ciò non si può non tenere presente il fattore pericoloso e imprevedibile quale la crescita incontrollata dell’intelligenza artificiale. Le più grandi società mondiali, guidate dalla sete di profitto, investono centinaia di miliardi di dollari nella ricerca e nello sviluppo dell’IA. L’introduzione dell’intelligenza artificiale nella vita dell’uomo a tutti i livelli procede a ritmi sostenuti. Per esempio l’androide Sofia, nota in tutto il mondo, è già diventata ufficialmente cittadina dell’Arabia Saudita e sua contribuente. Molti Homo sapiens sognano addirittura di sposarla. E tra 50-60 anni i matrimoni tra uomo androidi e cyborg non faranno già più notizia.

In queste drammatiche condizioni, come può l’uomo trovare se stesso? L’Eco sapiens deve necessariamente indirizzare tutti i suoi sforzi intellettuali all’auto-perfezionamento biologico. Se l’uomo è costituito dalle stesse piccole entità delle quali è costituito l’Universo, allora può anche non attendere i risultati dell’evoluzione e delle cieche mutazioni, ma deve cominciare autonomamente a modificare la sua sostanza biologica. Un pensatore del Rinascimento ha scritto: «Dio ha creato l’uomo, perché l’uomo diventi Dio». Oggi voi, cittadini del mondo, siete obbligati a fare tutto il necessario perché i vostri discendenti diventino «dei», esseri universali e possano acquistare una nuova casa nelle distese dell’Universo. Non avete altro futuro possibile.

Entro il 2065-2070 le città cominceranno a svuotarsi. I grattacieli diventeranno disabitati e ancora dopo un paio d’anni si trasformeranno in scheletri nei quali vivranno solo pipistrelli e topi. Per la significativa diminuzione dei posti di lavoro e l’eliminazione del fondo pensionistico l’umanità sarà costretta a tornare al lavoro dei campi. Entro quel momento, se non si sarà compiuta la rivoluzione ecologica, la terra sarà diventata sterile. Perciò l’umanità avrà solo due idee pressanti: come stabilirsi nell’Universo e come modificarsi biologicamente. Nella sua condizione fisica attuale, l’uomo non può abbandonare i confini terrestri: senza vestiti già alla temperatura di +6 o +57 gradi sopravviene la morte per congelamento o per surriscaldamento nel giro di 5 ore. È però possibile modificarsi utilizzando il metodo di lavoro con le micro particelle: nano-, pico, femto- e atto- raggi, una parte di questi standard mi appartiene. Sono pronto a metterle a disposizione a titolo gratuito. Su questa tecnologia si può leggere nel mio romanzo Solo Mono. Viaggio nella coscienza di un disfattista.

L’attività scientifica per il perfezionamento biologico dell’aspetto dell’Homo sapiens sarà finanziata con le risorse del Fondo per l’ambiente dell’ONU. Per la realizzazione del progetto sarà necessario destinarle somme pari a quelle destinate al finanziamento dello sviluppo dell’IA, centinaia di miliardi di dollari. Obiettivo degli studiosi e dei ricercatori sarà la creazione di un intelletto biologico e di una sostanza biologica capaci non solo di competere con l’IA ma superarne le capacità. Naturalmente per questo sarà necessario molto tempo, passeranno due-tre generazioni, ma l’umanità si salverà. Il suo aspetto si conserverà e si evolverà. L’intelligenza artificiale innanzitutto deve essere a disposizione dell’uomo, in caso contrario si verificherà una estromissione dell’uomo da tutti i campi dell’esistenza e non resterà luogo sul pianeta dove l’uomo possa trovarsi e realizzarsi.

 

L’unica via d’uscita per la salvaguardia del futuro dell’umanità è la creazione di una nuova civiltà dell’Eco sapiens.

 

Eco sapiens!

Ogni chilogrammo di peso superfluo accumulato a causa dell’incontrollabile «mi va», ogni alimento gettato via perché acquistato inutilmente, ogni goccia di acqua sprecata, l’ennesimo nuovo vestito o camicia, ogni paio di scarpe di pelle o di plastica, ogni chilogrammo di rifiuti abbandonati, kilowatt o kilocaloria di energia consumati insensatamente, ogni nuova automobile o gadget influiscono negativamente sull’ecologia del pianeta.

Ogni unità militare («Trafalguard», «Pershing», «Kalashnikov», «Jìn», «F-35», «Leonardo») può sia difendere molti stati ma può anche concorrere alla più minacciosa e gigantesca instabilità dell’atmosfera.

Il desiderio di circondarsi di comfort a scapito del pianeta porta ad azioni sempre meno razionali che rovinano l’ambiente, riducono l’aspettativa di vita e si trasformano in una nuova manciata di terra per la tomba di ognuno di noi.

Negli anni ‘70-80 del secolo scorso in Germania quasi ogni sabato insieme a centinaia di migliaia di altri cittadini partecipavo ai movimenti pacifisti e antinucleari. Queste proteste hanno avuto un fortissimo impatto sulla formazione dell’alta politica in tutto il mondo. Di conseguenza gli anni ’90 sono diventati il periodo della distensione politica e militare internazionale. Purtroppo ora questi movimenti pacifisti sono quasi dovunque stati dimenticati. Ritengo che sia necessario riportare in vita l’attivismo pacifista e antinucleare. Pochi sanno che una bomba all’idrogeno di 10 chilotonnellate incendia e trasforma fino a 10 km2 di territorio urbano in macerie. E di queste bombe le potenze nucleari ne hanno a decine di migliaia. Tra queste una bomba di 50 mega-tonnellate è capace di ridurre in cenere 100 km2, e portare distruzione nel raggio di 200-250 Km2, provocare incendi e rilasciare un’alta radioattività devastante. E di queste bombe in Russia e in USA ce ne sono centinaia. Nel 2018 un immigrato nel sud della Germania si è scagliato contro i cittadini con un coltello. Questo ha portato a feroci proteste tra la popolazione. Tuttavia una reazione simile all’accaduto sembra inadeguata rispetto alle forze realmente distruttive dell’arsenale bellico, al quale pochi prestano attenzione: il pacifismo è diventato impopolare.

L’attività pacifista deve essere praticata ogni giorno.

Dopo tutto quello che è stato scritto vi è ancora rimasto il desiderio di avere un guardaroba smisurato, di sognare una villa, automobili lussuose, di correre al ristorante, ai concerti di musica pop, alle partite di calcio, di riempire il carrello di innumerevoli goloserie?

 

Stimati cittadini del Pianeta!

Cominciamo seriamente dal 2020 a lottare per il risanamento della Terra, diventiamo promotori attivi della rivoluzione ecologica e ideologica!

Missione e vocazione dell’Eco sapiens, salva il nostro mondo!

Vi ho esposto il Manifesto ideologico per una rivoluzione ecologica, ho descritto una molteplicità di questioni, ho predisposto il Codice dell’Eco sapiens.

Non la nazionalità, non i gruppi etnici, ma l’ideale di una cultura ecologica dell’uomo, l’altissima espressione della sua coscienza, solo su questa base si deve fondare dalla seconda metà del XXI secolo qualsiasi stato.

Proprio in queste categorie filosofiche si acquisiscono i tratti autentici della realtà fenomenologica. In questo caso l’effetto del piacere spirituale o del godimento del corpo non è la conclusione del piacere del consumo, ma un momento di illuminazione intellettuale.

Dobbiamo finalmente comprendere che oggi l’umanità appare come una civiltà a un banchetto in tempo di peste. La corsa alla crescita economica distruggerà e ucciderà definitivamente il Pianeta! Fermatevi! Cominciate infine a pensare e a realizzare una nuova concezione del nostro futuro.

L’educazione ambientale dei bambini nelle scuole e nelle università deve diventare basilare nel processo educativo in tutto il mondo. L’educazione ambientale e il modo di pensare ecologico devono diventare inscindibili e una parte naturale della nostra cultura.

Per la comunità internazionale è giunto il momento decisivo in cui è necessario adottare leggi severe in campo ambientale, che prevedano una responsabilità penale per la loro violazione. A tale proposito ho delle proposte personali, ma ritengo che sia importante discuterne nelle sedi adeguate con la partecipazione di tutte le parti interessate.

L’attività principale dell’Eco sapiens deve essere costituita dalla ricerca scientifica mirata alla propria personale evoluzione.

Se nel corso di due-tre generazioni la rivoluzione ecologica non entrerà nel quotidiano e nell’intelletto di ognuno di noi, se l’umanità con superbia e disdegno si relazionerà alle mie indicazioni, le conseguenze catastrofiche saranno inevitabili.

Il livello di СО2 nell’atmosfera ha raggiunto il livello record degli ultimi 800.000 anni. Le ricerche dell’osservatorio americano di Manua Loa hanno confermato che nell’aprile del 2018 il livello medio di concentrazione di CO2 nell’atmosfera ha superato le 415,26 parti per milione. Questo significa che in ogni metro cubo d’aria sono contenuti non meno di 415 millilitri di anidride carbonica. Un atteggiamento colpevole riguardo ai problemi ambientali più urgenti porterà a un ulteriore aumento della temperatura. E se entro la fine del XXI secolo il livello di diossido di carbonio nell’atmosfera sarà di 1.200-1.300 parti per milione e la temperatura crescerà ancora anche solo di 2-2,5 gradi (la società umana del consumo ostinatamente, con piacere, arriverà a questo punto), la temperatura delle acque emerse salirà a 21-22 gradi e il Mar Glaciale Artico fino a 9-11 gradi.

Come risultato di questi cambiamenti di temperatura si verificano ennesime emissioni di metano, dalle acque emerse 300 mld di T, dalle zone di scioglimento dei ghiacci perenni nelle regioni polari (Alaska, Canada, Groenlandia, Russia) 200 mld di T, per un totale di 500 mld di T. Processi simili si sono già verificati sul pianeta circa 50 mld di anni fa. Nel periodo del tardo Paleocene come conseguenza di un improvviso riscaldamento a causa di emissioni di metano dalle acque emerse sulla Terra è stato fissato il massimo termico, un incendio planetario. Questo ha portato a un’estinzione di massa di tutti gli esseri viventi per 100.000 e più anni.

Una tragedia simile aspetta tutti noi.

P.S. Per un efficace sviluppo del progetto, la realizzazione di nuovi standard di civiltà, il perfezionamento della filosofia ecologica e la riunione a questo scopo di tutti i sostenitori di questa idea è necessario fondare il club di Amburgo «Eco sapiens».

Dal 2020 nell’ambito del lavoro del club di Amburgo «Eco sapiens» sarà necessario condurre consultazioni e discussioni regolari in ogni isolato e il tema principale diventerà la questione della formazione di una concezione ecologica del mondo e la creazione di un nuovo tipo di Eco sapiens. I centri regionali saranno dislocati ad Amburgo (Germania), Stoccolma (Svezia), Mosca (Russia), Milano (Italia), Lione (Francia), Valencia (Spagna), Varsavia (Polonia), Tbilisi (Georgia), Taškent (Uzbekistan), Haifa (Israele), Istanbul (Turchia), Il Cairo (Egitto), Riyad (Arabia Saudita), Teheran (Iran), Bombay (India), Osaka (Giappone), Shangai (Cina), Hanoi (Vietnam), Dar es Salaam (Tanzania), Accra (Ghana), Città del Capo (Sudafrica), Montréal (Canada), Boston (USA), San Francisco (USA), San Paolo (Brasile), Guadalajara (Messico), Córdoba (Argentina), Makassar (Indonesia), Canberra (Australia).

Stimati rappresentanti di queste città e di questi stati, a coloro tra voi che sono pronti a presiedere centri di discussione regionali e partecipare alle loro attività chiediamo di inviare la propria domanda. Se vi preoccupano i problemi del pianeta Terra, unitevi al club di Amburgo «Eco sapiens». Diventate leader della civiltà dell’Eco sapiens.

Ci aspetta un lavoro enorme, ma il Pianeta sarà salvo.

Se a breve non si formerà un fronte intellettuale ambientale a livello mondiale, senza un capitale finanziario e senza lotte quotidiane il nostro mondo è condannato. Siete pronti ad accettarlo?

Dunque, davanti a tutti voi è stata posta la questione della sopravvivenza del pianeta Terra e dell’umanità: avrete abbastanza raziocinio e forza di volontà per rinunciare per 2-3 generazioni alle tradizioni della civiltà del consumo, accogliere con tutta l’anima e l’intelletto la concezione dell’Eco sapiens, aprire ai vostri pronipoti le porte dell’Universo?

Nei capitoli successivi vi presenteremo le nostre ricerche e i fondamenti da noi elaborati per i nuovi standard di civiltà.

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